Trascorrere qualche notte nei rifugi di montagna con i bambini è un’esperienza da provare almeno una volta nella vita. E, nel caso siate amanti della montagna come noi, da ripetere tutte le volte che vi è possibile.
E’ vero che quando si viaggia con i bambini la priorità di ogni genitori è la comodità. La scelta dell’alloggio ricade solitamente sui family resort (ne ho parlato qui), sugli alberghi o sugli appartamenti.
Da due anni, ovvero da quando i nostri figli hanno 7 e 9 anni, la mia famiglia ha deciso di trascorrere almeno un weekend all’anno pernottando nei rifugi di montagna.
Due o tre notti di completa immersione nella natura.
Quali sono i motivi per i quali ritengo che sia importante far vivere ai bambini questa avventura?
Eccone di seguito alcuni!
1# Sviluppare lo spirito di adattamento
Un rifugio di montagna rappresenta una tipologia di alloggio spartana.
Anche scegliendo delle camere indipendenti, dobbiamo dimenticare i comfort ai quali siamo abituati.
Si dorme spesso in letti a castello, con coperte che risalgono al secolo scorso, spesso manca il riscaldamento, e lavarsi non è la cosa più facile.
Nell’ultimo rifugio in cui siamo stati, il gettone per l’acqua calda costava ben 6 euro. Beh, abbiamo imparato che, con una strategia studiata a tavolino, in 5 minuti è possibile fare la doccia in quattro.
Un’ottima occasione per permettere ai nostri figli di sviluppare uno spirito di adattamento che insegnerà loro ad affrontare con più serenità le difficoltà future e a non dare per scontate le comodità a cui sono abituati.
2# Favorire la capacità di organizzazione e la collaborazione
Alloggiare in rifugio per due o tre notti di fila significa programmare bene cosa mettere negli zaini e cosa invece lasciare a casa. Farsi aiutare dai ragazzi a preparare lo zaino permette di insegnare loro a stabilire delle priorità e a mettere in atto delle rinunce (non vorrai mica portarti l’iPad per tre giorni nello zaino?!!).
Inoltre distribuire i pesi nei quattro zaini, ovviamente in modo equilibrato per l’età, aiuta a sviluppare un senso di collaborazione ai quali i nostri figli sono poco abituati (tanto ci sono la mamma e il papà).
3# Rispettare le altre persone
Questo è un aspetto che vale in ogni luogo, ma nei rifugi vigono delle regole particolari, che impongono ancora maggiore attenzione.
Nei rifugi si va a letto presto, e dopo un certo orario non è più possibile fare rumore per non disturbare gli altri ospiti. Il bagno è in condivisione, quindi è necessario lasciarlo pulito per chi lo userà dopo. I rifiuti vanno riportati a valle, o meglio ancora, non vanno prodotti.
4# Conoscere persone genuine e ascoltare le imprese del passato
Dopo cena in un rifugio non c’è molto da fare. Si rimane seduti attorno al tavolo a giocare alle carte, a chiacchierare e a bere qualcosa di caldo (o, a scelta, di forte). I bambini hanno la possibilità di ascoltare le avventure compiute dagli altri ospiti oppure i racconti delle avventure degli alpinisti del passato. Vengono così a conoscenza di come sono cambiati l’approccio alla montagna, l’attrezzatura e l’abbigliamento, ma di come è rimasto intatto lo spirito di chi frequenta la montagna e la vive appieno.
5# Godere della fatica
Raggiungere un rifugio di alta montagna costa spesso fatica, in particolare per i bambini, che non sono abituati a macinare tanti chilometri, per di più in salita e con lo zaino in spalla.
Ma che bella la sensazione di raggiungere la meta, quel senso di appagamento che li pervade per avere fatto qualcosa “da grandi”.
Sentire che con l’impegno, la costanza e la fatica, passo dopo passo, si può raggiungere qualsiasi obiettivo.
Un insegnamento che va ben oltre la conquista di una montagna.
6# Rafforzare il legame genitori – figli
In un rifugio di montagna si gode delle piccole cose: osservare il sole sorgere all’alba, incontrare gli animali della montagna, fotografare fiori e rocce, farsi incantare dalla luminosità delle stelle.
Condividere queste esperienze con i nostri figli permette di creare un legame forte, oltre che, mi auguro, far nascere in loro una passione che potremo condividere anche in futuro (quando finalmente saranno loro a portare lo zaino a me!)
Spero di avervi fatto venire voglia di preparare zaino e sacco a pelo e di organizzare la vostra avventura in un rifugio alpino.
Presto vi racconterò anche le nostre esperienze degli ultimi due anni nei rifugi alpini in compagnia dei nostri figli.