Qualche giorno fa sono stata catturata da un post in cui una amicizia chiedeva consigli sulle sue prossime letture. In particolare un libro ha attirato la mia attenzione, ovvero “Le mamme ribelli non hanno paura” di Giada Sundas.
Il titolo è decisamente accattivante, e anche la copertina, con due gambotte di bambino con calzini spaiati non è da meno. E così ho ordinato subito il testo in biblioteca.
Devo essere sincera, non è il mio genere di lettura (per farti un’idea del mio genere di lettura leggi qui). Si tratta del diario relativo ai primi due anni di vita di una bimba, che una giovane mamma vuole lasciarle in dono come ricordo per il futuro.
Lo stile è molto da “social”, scorrevole, ironico e dissacrante, e i contenuti alternano episodi esilaranti a considerazioni a volte un po’ scontate. Tuttavia ogni tanto è piacevole cambiare genere, spaziare nelle proprie scelte e dare un’opportunità anche a ciò che non è proprio nelle nostre corde.
Inoltre, il messaggio di fondo che l’autrice vuole comunicare è molto potente, e anche se a molti può sembrare banale, in realtà è bene che lo si ribadisca spesso, forte e chiaro, affinchè nessuna mamma non si senta mai sbagliata nel proprio ruolo.
A chi consiglio questo libro?
1# Alle mamme in dolce attesa
Perché sappiano che cosa le aspetta una volta che il loro bimbo o la loro bimba faranno la comparsa in questo pazzo mondo. Perché si godano appieno gli ultimi mesi di una vita normale e non si creino aspettative troppo elevate nei confronti della maternità.
2# Alle neomamme
Affinchè sappiano che non sono le sole a sentirsi la peggiore mamma del mondo, anche se il resto del mondo è impegnato a mostrare la propria perfezione, a elargire consigli non richiesti e a convincerti che qualunque cosa tu stia facendo, la stai facendo male.
3# Alle persone vicine ad una neomamma
Perché si rendano conto che non esistono regole, dogmi, leggi imprescindibili da elargire gratuitamente. Affinchè capiscano che una neomamma va supportata, con i suoi errori e le sue difficoltà, perché non esiste una ricetta per essere mamma, o se esiste, nessuna la conosce.
Al momento non rientro in nessuna di queste categorie, essendo i miei figli già grandicelli, ma devo dire di aver apprezzato questa lettura, oltre che per lo stile e l’ironia, anche per aver riportato alla mente momenti belli e più difficili della maternità. Sapere di non essere la sola a sentirsi imperfetta è di grande conforto.
Perché non esiste una ricetta giusta valida per tutti, e quindi, solo non seguendo le regole si trova il coraggio di essere mamma a proprio modo. E questa imperfezione sarà la magia che farà di nostro figlio un figlio felice.