Venezia non mi ha mai convinta davvero. Nonostante l’abbia visitata almeno cinque o sei volte nella mia vita, per lo più in gita scolastica, come studente prima, e come insegnante poi, questa città non è mai riuscita ad entrarmi davvero nel cuore.
Per questo motivo ho voluto ritornarci ora, in questo periodo storico in cui le città italiane sono praticamente deserte, o quantomeno non sono prese d’assalto dai turisti stranieri.
Dopo essermi lasciata affascinare, durante l’estate, dalla bellezza di Pisa e di Pompei, ho voluto approfittare di un tranquillo weekend di inizio ottobre, per dare a Venezia un’altra possibilità.
E mai scelta è stata più azzeccata.
Ovviamente si è trattato di un weekend in famiglia, o meglio, in famiglie. Abbiamo condiviso queste giornate pre-chiusura (a novembre infatti hanno di nuovo chiuso i confini tra le regioni) con i nostri inseparabili amici liguri e i loro figli, e un altro amico con la figlia. In totale, 6 genitori e 5 bambini (ragazzini!!!).
Quella che ci ha accolto è stata una città silenziosa, dai vicoli semideserti, che ti invogliano a passeggiare e a soffermarti sui mille dettagli che fanno di questa città un luogo unico al mondo. Non sono una fan dei mezzi di trasporto, quando è possibile preferisco gustarmi la città a piedi, e ho insegnato ai miei figli a fare lo stesso.
Il venerdì sera lo abbiamo trascorso girovagando lungo i canali del centro, attraversando il Ponte di Rialto e poi godendoci Piazza San Marco nel totale silenzio.
La mattina del sabato siamo stati i primi a salire sul Campanile di San Marco da cui abbiamo goduto di una vista sulla città ancora addormentata. I bambini saltellavano in tutte le direzioni e facevano a gara a chi avvistava per primo un luogo particolare.
Scesi dalla torre, ci siamo inoltrati per le stradine di Dorsoduro, ma siamo stati fermati da un gondoliere che, con il suo fare affabile, ci ha proposto un giro in gondola. Un sogno che diventa realtà: tutte le volte che sono stata a Venezia, mai mi è capitato di trovare posto su una gondola (va anche detto che il gondoliere ci ha fatto davvero un prezzo speciale!). I bambini (ragazzini!) si sono accomodati su una gondola mentre noi grandi li abbiamo seguiti a bordo di una seconda imbarcazione. Ed ecco la sfida lungo i canali. Purtroppo il nostro gondoliere non era in formissima (a suo dire era reduce da un lungo allenamento la mattina stessa), e quindi il team bambini ci ha battuto alla grande. Venezia vista dai canali ha tutto un altro sapore.
Ci concediamo quindi una passeggiatina lungo Fondamenta Zattere fino a Punta della Dogana, dove sbirciamo all’interno dei laboratori in cui vengono costruite o riparate le gondole, e poi ci fermiamo in una pizzeria dove pranziamo con vista sulla laguna.
Il pomeriggio è dedicato ai bambini, per i quali abbiamo prenotato un’avventura speciale organizzata dall’Agenzia Macaco Tour (https://macacotour.com/). Abbiamo incontrato la nostra guida, Martina, in Campo San Giacomo di Rialto. La sfida a cui abbiamo partecipato si chiama “Save Your Family”: un gioco a squadre (ovviamente di nuovo team bambini, contro team mamme da una parte e team papà dall’altra… indovinate chi ha vinto) basato su un fatto storico realmente accaduto. Facciamo un salto nel 1310, quando Venezia è in subbuglio poiché un gruppo di rappresentanti di famiglie nobili mette in pericolo il potere del Doge, vuole cacciarlo! Impariamo così cosa significa la parola “congiura”, come si organizza e come ci si difende da essa. Veniamo a sapere dei misteri di Venezia e della celebre “congiura di Bajamonte Tiepolo”.
Questa attività ci ha portati alla scoperta di luoghi insoliti che abbiamo potuto vivere in prima persona grazie a giochi e a sfide organizzati da Martina. Abbiamo rivissuto fatti del passato fra sfide, prove da superare, punti panoramici mozzafiato e strani mezzi di trasporto veneziani. Abbiamo attraversato i luoghi simbolo della congiura, raccogliendo indizi, oggetti e tutto il necessario per vincere la sfida (o perderla, a seconda dei punti di vista!). La parte migliore è stata la salita alla terrazza del Fondaco dei Tedeschi da cui si gode un panorama sulla città davvero unico.
La domenica purtroppo il tempo non era dei migliori. Una pioggerella e un vento fastidiosi ci hanno spinti verso Palazzo Ducale, dove, dopo circa dieci minuti di attesa, siamo riusciti ad entrare per una visita libera (avremmo preferito una visita guidata rivolta ai bambini, ma in questo periodo tale servizio è stato sospeso). Palazzo Ducale sprigiona un fortissimo fascino che cattura sia piccoli che grandi, con le sue sale immense decorate da maestosi affreschi, corridoi stretti che conducono alle prigioni e il famoso Ponte dei Sospiri da cui rubare vedute insolite su angoli nascosti della città. I bambini troveranno molto interessanti gli itinerari segreti, ovvero quegli spazi della Serenissima dove si svolgevano attività delicate legate all’amministrazione dell’antica repubblica marinara e percorrere le sale dell’Armeria, dove sono esposte armi antiche e armature.
Ci sarebbe ancora molto da scoprire in questa meravigliosa città, ma il tempo a nostra disposizione sta per scadere e dobbiamo fare ritorno verso casa. Siamo sicuri però di avere avuto la fortuna di assaporare Venezia in un modo più genuino, quando alla città è data la possibilità di rivelarsi nella sua veste più naturale, senza l’orda di turisti da cui è normalmente presa d’assalto. Non vediamo l’ora che i confini tra le regioni vengano riaperti, per poterci ritornare insieme ai nostri bambini (ragazzi!). Mi raccomando: fatelo anche voi!