La Lapponia non si racconta, la Lapponia si vive.
Ho fatto tanti viaggi, e tanti ne ho raccontati, messi nero su bianco, per mio ricordo, o per essere utile a qualcuno che leggerà.
Questa volta è più complesso, perché sono certa che le parole non potranno mai rendere l’idea di questa destinazione. Non riescono le fotografie (sono 10 anni che mio marito cerca di convincermi con le sue foto a fare un viaggio al nord, lui che al nord ci va circa tre volte all’anno), figuriamoci le parole.
Quindi questa volta scrivo perché me lo avete chiesto, invitandovi però a prenotare un biglietto aereo il prima possibile, in modo da potermi dire: “Avevi ragione!”.
Perché la Lapponia non è un viaggio. La Lapponia è una sensazione, un insieme di sentimenti, emozioni fisiche e mentali.
26 dicembre 2021
Finalmente è giunto il giorno tanto atteso.
Quando abbiamo prenotato, poco più di un mese fa, mai avremmo immaginato che sarebbe stato così difficile arrivare sani (o meglio, negativi) a questa giornata, soprattutto psicologicamente. Purtroppo non tutto è andato come sperato, e dei 14 amici che avremmo dovuto essere, quattro sono dovuti restare a casa (chissà perché?).
Ma ho come la sensazione che non sarà difficile per loro convincermi a tornare al nord.
Quando a metà novembre avevo confidato a mio marito di sentirmi un po’ giù per la situazione che stiamo vivendo e di avere bisogno di qualcosa che mi tenesse “viva”, che mi facesse guardare con ottimismo al passare dei giorni e delle settimane, nella mia mente avevo immagini di spiagge maldiviane, costumi e castelli di sabbia. Quindi potete immaginare la mia, chiamiamola, “sorpresa”, quando il giorno dopo (davvero, 24 ore dopo… deve avermi vista proprio disperata!) si è presentato con i biglietti per Lulea, una cittadina svedese non distante dal confine con la Finlandia.
Tra me e me ho pensato: “Va beh, togliamoci sta Lapponia dalla lista dei viaggi così non ci pensiamo più… una volta e mai più”.
Partiamo la sera di Santo Stefano e raggiungiamo Lulea intorno a mezzanotte (volo SAS, Milano- Stoccolma, Stoccolma- Lulea). L’aeroporto di Lulea è davvero piccolo, quindi in pochi minuti siamo fuori ad assaporare la temperatura locale! Fortunatamente il nostro taxi ci porta velocemente all’albergo in centro città, dalle camere piacevolmente caldine.
27 dicembre 2021
La mattina seguente ritiriamo il nostro furgone e partiamo alla volta di Rovaniemi.
Il trasferimento da Lulea a Rovaniemi (circa 3 ore e mezza) ci permette di abituarci alle nuove luci, ai nuovi ambienti e alle nuove temperature. Il sole sorge intorno alle 10:30 del mattino e regala al paesaggio un’aurea fiabesca che ci accompagnerà per tutta la settimana.
Passiamo il confine Svezia-Finlandia a Tornio, e perdiamo un’ora a causa del fuso orario tra le due nazioni.
In realtà nella cittadina di Rovaniemi non ci fermiamo proprio, facciamo semplicemente tappa per qualche ora al Santa Claus Village che si trova a qualche chilometro dalla cittadina.
Questo sarà l’unico luogo della vacanza in cui incontreremo altri turisti. Il villaggio di Babbo Natale infatti è una destinazione molto popolare, ci sono turisti che vengono in Lapponia solo per venire qui, approfittando dei voli diretti della Ryan Air o di Easy Jet.
Il rito prevede visita all’ufficio postale di Babbo Natale da dove spediamo alcune cartoline con timbro ufficiale, foto sulla linea del Circolo Polare Artico, tanti tanti tanti negozietti di souvenir, la casa di mamma Natale e l’ufficio di Babbo Natale.
Ci sarebbero mille attività da fare, dal giro sulla slitta trainata da renne a quella trainata dai cani, laboratori creativi con gli elfi, ma sinceramente siamo un po’ allergici alla gente in questo periodo, e preferiamo ripartire subito verso luoghi meno frequentati.
Il sole è tramontato già da un po’ (il tramonto è intorno alle 14) e il termometro segna i meno 15 gradi. Rifugiamoci al caldo del nostro furgone.
In due ore e mezzo raggiungiamo Kuusamo, una cittadina sul confine con la Russia, dove alloggiamo al Kuusamo Holiday Club. Oltre all’albergo, il resort dispone di appartamenti indipendenti. Optiamo per gli appartamenti e la scelta si rivela azzeccatissima: spaziosi, moderni, pulitissimi, dotati di tutti gli elettrodomestici e di una piccola ma accogliente sauna. La scelta dell’accommodation è molto importante in questo tipo di viaggio perché sono molte le ore che si trascorrono al chiuso, viste le temperature e le tante ore di buio. Qui ci ritroveremo tutti insieme per le nostre cene e chiacchierate di fine giornata (cene alle 5 di sera, ma bisogna adattarsi alle usanze locali).
28 dicembre 2021
Finalmente la natura.
Sveglia all’alba (ah, ah, ah… sono le 9:30 del mattino) e ciaspolata al Vaaltavara, una collina vicino al comprensorio sciistico di Ruka.
Come siamo vestiti?
In realtà è sufficiente uno strato di intimo termico di ottima qualità, una maglia di materiale tecnico, e ovviamente tuta da sci (o simile), guanti, scaldacollo e berretto. Gli scarponi sono la cosa più importante, piedi caldi uguale corpo caldo. Molto utili anche gli “scaldini” che si infilano nei guanti o nei piedi (anche se qualcuno dice che fanno male, ma per una settimana non penso avremo gravi conseguenze, e poi vuoi mettere la goduria!). Io addirittura avevo le suole da inserire negli scarponi che si accendevano e riscaldavano con un telecomando esterno!!!
Comunque mentre si cammina non si ha freddo, e se ci si veste troppo si rischia di sudare. Ricordarsi però di avere un cambio in macchina da mettere non appena finita l’escursione.
Ma torniamo alla passeggiata.
Siamo immersi nel candore immacolato di una collina punteggiata da una miriade di alberi carichi di neve. Regnano la pace e la tranquillità. Dal culmine della collina ammiriamo le piste da sci di Ruka illuminate. Qui il sole tramonta alle 13:30 in questo periodo e quindi è normale sciare al buio.
I cartelli lungo il percorso (in teoria un anello di 5 chilometri in pianura… a detta di mio marito, ma noi lo sapevamo che non sarebbe stato così) segnalavano un piccolo rifugio con la possibilità di accendere il fuoco, ma né noi, né gli altri escursionisti lo abbiamo avvistato. Sarà stato coperto dalla neve.
In cima alla collina il vento si fa sentire, quindi torniamo velocemente verso la macchina, anche se qualcuno, di proposito o per sbaglio, imbocca il sentiero sbagliato… ma fortunatamente raggiungere la base della collina è piuttosto facile. Oltre ai cartelli ingannevoli, vediamo alcune segnalazioni con le immagini di orsi, ma mi assicurano che in questo periodo sono tutti in letargo. Me lo auguro (ovviamente non verrà mai qui in altre stagioni… ops, sto già pensando di tornare? E sono qui solo da un giorno e mezzo!).
A Ruka ci concediamo un hamburger in una paninoteca in centro, e ovviamente non possiamo mancare di assaggiare la carne di renna! Deliziosa!
Torniamo a casa a metà pomeriggio e ci concediamo un riposino e una sauna prima di partire per la caccia all’aurora. L’attività magnetica è forte, purtroppo però il cielo è coperto e nasconde qualsiasi tinta o sinuoso movimento. Poco male, abbiamo ancora tante sere a disposizione.
29 dicembre 2021
Usciamo di casa intorno alle 10:30, dirigendoci in una zona isolata non distante da Ruka, dove speriamo di trovare posto per un giro in slitta trainata dai cani.
Lungo la strada filari infiniti di abeti appesantiti dalla coltre di neve si alternano a betulle spoglie, i cui rami, perfettamente vestiti di neve, assomigliano ad una ragnatela candida. Poche auto e qualche sciatore che azzarda una gara con il nostro furgone. A intervalli irregolari, gruppi di case illuminate immerse nel folto bosco. Sta albeggiando, il cielo, benché nuvoloso, si sta schiarendo dandoci l’illusione di una bella giornata.
Raggiungiamo il Lammintupa Winter Village dove di colpo ritorniamo bambini.
Si tratta di un parco dedicato agli sport e alle attività invernali, ideale per praticare sci di fondo e ciaspolare nei boschi incontaminati. I bambini (quelli veri) si lasciano tentare da un giro in baby motoslitta (un biglietto dà diritto a 20 minuti di motoslitta, quindi un biglietto è più che sufficiente per tutti…) oltre che dalle discese in slittino e tavola da neve. Scopriamo un piccolo parco giochi innevato con tanto di dondolo, percorsi tra i tubi e una giostra-slitta che ci regala tante risate.
Ma l’highlight della giornata è indubbiamente il giro sulla slitta trainata dagli husky. Un’esperienza che vale l’intero viaggio.
Le slitte ospitano un massimo di tre passeggeri. Il driver sta in piedi dietro, e si occupa di frenare nel caso in cui i cani corrano troppo veloci o di tratti in discesa. Manovrare la slitta non sembra complicato, ma potendo scegliere è preferibile stare seduti al “caldo” della coperta nella slitta e godersi il panorama da favola in cui ci si immerge per poco più di dieci minuti di corsa (ci sono percorsi di 2,5 km e percorsi di 5 km). I cani sembrano divertirsi mentre noi rimaniamo incantati dal paesaggio che ci circonda. Davvero una esperienza magica.
Non facciamo in tempo a giungere al traguardo che ci “fiondiamo” immediatamente al caldo del ristorante del parco. Un ambiente tradizionale riscaldato da un focolare dove ci scaldiamo con una deliziosa porzione di zuppa di salmone e patate, tipico piatto finlandese (cerchiamo subito la ricetta online, ripromettendoci di prepararla a casa). Una volta ripreso possesso dei nostri arti, usciamo a goderci gli ultimi istanti di luce in questo luogo incantato.
Dopo una breve pausa pisolino/sauna, ci rimettiamo in marcia direzione dell’Oulanka National Park vicino a Jouma. Parcheggiamo al Base Camp da dove partono infiniti sentieri e piste di fondo.
È buio, ma il cielo è una volta illuminata da infinite stelle luminose.
Una breve passeggiata nel bosco (ricordatevi le torce frontali) ci conduce al mulino di Myllikoski, dove attraversiamo un ponte sospeso su un fiume (non ghiacciato, come è possibile??) e ci mettiamo in attesa della Signora Aurora Boreale. Il cielo purtroppo ci regala soltanto la magia di una stella cadente, prima di coprirsi di nuvole e spegnere ogni illusione di vedere sua maestà. Camminare in questo bosco ha tuttavia un fascino davvero particolare, che ci ripaga del mancato avvistamento.
E ora di corsa a casa: ci aspetta una gustosa spaghettata aglio, olio e peperoncino (da bravi italiani), più chicken nugget, polpettine e patatine piccanti! Come riscaldare gli animi.
30 dicembre 2021
Lasciamo quella che per tre giorni è stata la nostra casa accogliente e calda e ci dirigiamo verso il Riisintunturi National Park. Qui ci attendono i 5 km del percorso ad anello che si snoda attorno alla cima del promontorio che dà il nome al parco.
La prima parte del percorso è caratterizzata da alti abeti spruzzati di candida neve, che lasciano successivamente posto a piante più basse che ci invitano a giocare a identificare le immagini più strane: c’è chi riconosce gnomi innamorati, un coniglietto protetto da mamma coniglio, Babbo Natale accompagnato da una renna.
A metà percorso incontriamo alcune baite nelle quali è possibile riscaldarsi. Noi proseguiamo e raggiungiamo la “vetta”, per poi correre in discesa verso la nostra auto. Il contatto con la natura in questi luoghi è di totale immersione. Un toccasana in un periodo carico di tensione come quello che stiamo vivendo.
Fame e stanchezza iniziano però a farsi sentire.
Pranziamo in un ristorantino a Posio dove vorremmo assaggiare i tipici ostepolse (mi dicono che siano qualcosa di molto simile ad un hot-dog) ma purtroppo (o per fortuna) dobbiamo ripiegare su pizza, polpette e cotolette… sarà per la prossima volta.
Il nostro successivo alloggio è un piccolo cabin (molto piccolo, molto cabin) nei pressi di Iso-Syöte, popolare ski-area della Lapponia finlandese. La coppia di nostri amici è stata più fortunata con l’alloggio, e quindi la loro villa è stata scelta per le nostre cene e colazioni in compagnia.
31 dicembre 2021
Altra passeggiata tra le foreste innevate con direzione la collina di Teerivaara. Dal parcheggio partono percorsi di sci di fondo e di snow bike.
Noi ci limitiamo a passeggiare lungo un percorso di circa tre chilometri, dapprima in piano e poi con una impegnativa salita, che conduce ad un rifugio dove è possibile accendere un fuoco e cucinare carne alla griglia. Peccato non averci pensato prima. Nevica ancora.
Ci tuffiamo nella neve, giochiamo a ricorrerci e a nascondino tra gli alberi.
Pranzo al Tunturi Pub, pizza alla renna e hamburger di renna.
Non ce ne rendiamo nemmeno conto ma è l’ultimo dell’anno. Fortunatamente non siamo fanatici di cenoni e feste in grande, anche perché qui è tutto chiuso.
Ci prepariamo una semplice cena a casa per poi uscire sulle colline di Iso-Syöte aspettando i fuochi d’artificio.
1 Gennaio 2022
Giornata di spostamento, si torna in Svezia, a Lulea, dove abbiamo prenotato il tampone di rientro. Dopo 15 minuti di brividi, la bella notizia, tutti negativi.
Questa sera sembra che tutto giochi a nostro favore: cielo sereno, attività medio alta… riusciremo ad avvistare l’aurora?
Lasciamo la città e ci allontaniamo quanto più possibile dai centri abitati. Ci fermiamo in una zona isolata e ci mettiamo in attesa. Godere di un cielo stellato nel silenzio più totale è già di per sè una grande magia, nonostante i meno 20 gradi che si sentono tutti.
Ma la nostra pazienza viene presto ripagata: improvvisamente il cielo si tinge di verde e inizia a danzare. Come poter descrivere a parole questo fenomeno? E’ davvero impossibile.
Iniziamo a gridare e a saltare di gioia per il regalo finale di cui questa vacanza ci ha voluto omaggiare.
Torniamo in Italia pienamente soddisfatti di questa settimana in Lapponia e con una grande pace nel cuore, quella pace che solo una natura incontaminata sa regalare.
Prima e ultima volta? Naaaa!!!