Le lezioni di teatro alle volte per i genitori sono un mistero, perché i bambini dicono di non ricordare cos’hanno fatto a lezione, oppure non hanno voglia di raccontare e, alla domanda “com’è andata?”, rispondono solo “bene”.
Così i genitori fino al giorno dello spettacolo (se è previsto) conoscono poco delle lezioni di teatro.
Voglio svelarvi allora qualcosa di più a riguardo.
La lezione inizia sempre con un momento “magico”, una preparazione per entrare nello spazio dove si svolgerà il laboratorio. Innanzitutto occorre indossare qualche elemento magico-immaginario, come delle calzine o un cappello. Poi bisogna respirare insieme per tre volte. A questo punto siamo pronti ad entrare.
Come prima cosa iniziamo a giocare con il corpo. Lo riscaldiamo muovendolo con la musica, lo esploriamo facendo dei movimenti con esso che non sono consueti, lo utilizziamo tutto dalla punta dei piedi alla cima della testa perché è proprio con il corpo che potremo poi andare a raccontare qualsiasi cosa e a interpretare qualsiasi personaggio.
Quando il nostro corpo è pronto iniziamo allora a utilizzare lo spazio; per fare teatro è molto importante imparare a muoversi tutti insieme nello spazio. Allora via ai giochi per capire come si fa a occupare tutto lo spazio, a non scontrarsi con gli altri e a fare una scena dove ci siamo tutti e non bisogna mai coprirsi l’un l’altro.
Arriva poi il momento di giocare con la voce!
Ci mettiamo in cerchio e cerchiamo di imparare a respirare per poter usare meglio la voce e poi diciamo le vocali e buffe piccole frasi per imparare a scandire bene le parole. Proviamo anche a dire le stesse frasi ma in modo diverso ad esempio arrabbiati o tristi oppure cantando o facendo finta di essere al mercato.
A questo punto possiamo fare delle improvvisazioni legate a delle storie che abbiamo letto insieme oppure anche a tema libero, dove ognuno potrà inventare il proprio personaggio, sia in quello che dice sia nelle sue caratteristiche fisiche.
Concludiamo sempre con un saluto, non un semplice “ciao”, ma un rituale per salutarci e per salutare il teatro,
che potrà essere ad esempio un abbraccio oppure un movimento da fare di fronte ad un compagno con un sottofondo musicale per poterci portare a casa un bel ricordo e tornare la volta dopo con tanta energia .
Ogni lezione di teatro sarà sempre diversa, sia perché il teatro è fatto con le persone, sia perché per fare i giochi descritti sopra vi sono molti modi.
Nel mio lavoro lascio molto spazio alla spontaneità e alla personalità di ciascun bambino.
La cosa più bella comunque è quando i bambini alla fine della lezione dicono “Ma come è già finito?”